DIAGNOSI GINOCCHIO
Il dolore al ginocchio, tecnicamente la
''gonalgia'', può
essere causato da molteplici fattori, che vanno studiati sia dal
punto di vista
anamnestico (cioè chiedendo al paziente diverse
informazioni)
sia clinicamente.
Per focalizzare l'attenzione sulle tante patologie che possono
dare gonalgia
sono di fondamentale importanza l'età del
paziente, la
tempistica della sintomatologia (dolore acuto,
cronico, acuto
in un quadro di dolore cronico, se c’è stato trauma o no) e la
definizione delle
caratteristiche del dolore (sede, intensità,
episodico o
continuo).
In termini generali, il dolore al ginocchio è
dovuto ad una
alterazione della normale biomeccanica delle due articolazioni
(femoro-tibiale e
femoro-rotulea) che compongono il ginocchio; tale
alterazione provoca un segnale nocicettivo (dolorifico) che origina
dall'osso
sub condrale o dallo stiramento della capsula articolare e della
sinovia che la
ricopre. Può anche essere dovuto, in acuto, dalla lesione delle
componenti legamentose.
La diagnosi è basata
sull'anamnesi,
sull'esame obiettivo e sugli esami
strumentali. Vediamoli nel dettaglio.
In primo luogo va considerata l'età del
paziente,
distinguendo pazienti anziani (>60 anni),
adulti (40-60 anni), giovani
(20-40 anni) e
bambini-adolescenti (<20 anni): come detto ciò
restringe di
molto il cerchio delle possibili patologie.
In secondo luogo si prende in considerazione la
localizzazione del
dolore (mediale, laterale, anteriore, posteriore) e le
modalità
di insorgenza (acuto, lento e progressivo, con o senza
relazione ad un
evento traumatico, esacerbate da quali attività, episodiche o
continue); vanno
anche valutate le eventuali instabilità riferite
ed analizzate.
Il quadro anamnestico propone già una ipotesi diagnostica alla
quale
riferirsi nella valutazione clinica che deve sempre essere eseguita
in modo
completo:
L'aspirazione dell'eventuale
versamento
intra-articolare è un utile metodo diagnostico oltre che
alleviante il
dolore al paziente.
Un liquido siero-ematico o francamente ematico
indirizza
verso una lesione acuta dei menischi e/o legamenti crociati. La presenza in
esso di
gocce lipidiche pone il sospetto per fratture articolari magari
radiograficamente
non visibili.
Un'artrocentesi di liquido sieroso fa supporre
una patologia
degenerativa artrosica o un'infiammazione su
base autoimmune (artrite
reumatoide).
Un liquido giallo paglierino filamentoso fa sospettare una artrite settica.
Esistono gli accertamenti strumentali standard, da eseguire
sempre, e quelli
specialistici, da richiedere a seconda del caso.
Accertamenti standard: radiografia (RX) in due
proiezioni
(antero-posteriore e latero-laterale); radiografie assiali
bilaterali di rotule
(non in carico) a ginocchia flesse a 30° (proiezione
''Merchant'').
Accertamenti specialistici: radiografie degli
arti inferiori
sotto carico (con visualizzazione nitida della testa femorale
e
dell’articolazione tibio-tarsica); risonanza magnetica nucleare
(RMN);
tomografia computerizzata standard (TC).