ANATOMIA RACHIDE Dorso-Lombo-Sacrale
La colonna Dorso-Lombo-Sacrale è costituita da 12
toraciche, 5 lombari, 5 sacrali che costituiscono l’osso sacro, e 3
o 4 coccigee che costituiscono il coccige. E’ un tratto molto
flessibile ed è sottoposta a carichi di varia natura. Svolge
molte funzioni:
• Sostegno
• Movimento
• Contenimento (protezione del midollo spinale)
A differenza del tratto cervicale, nella colonna Dorso-lombare
si apprezzano alcune differenze: il corpo vertebrale è più esteso
in larghezza, in senso anteroposteriore ed è più alto; l’apofisi
spinosa è molto grande e si porta direttamente indietro.
La quarta e quinta vertebra lombare a causa delle forti connessioni
con l’iliaca (legamenti ileo lombari) possono essere considerate
come il tetto del bacino formando un collegamento statico fra
rachide e bacino.
Mentre la terza lombare che si trova all’apice della lordosi
lombare, presenta un arco posteriore molto sviluppato funziona come
un relais muscolare tra i fasci muscolari a provenienza iliaca
(lungo del dorso). E’ la prima vertebra veramente mobile della
colonna lombare.
A seguito delle vertebre lombari si trova l’osso sacro che deriva dalla fusione dei cinque segmenti primitivi delle vertebre sacrali. Insieme alle due ossa dell’anca ed al coccige forma il bacino
Il disco intervertebrale
Il disco intervertebrale è costituito da fibrocartilagine che si
riscontra anche in altre zone come la sinfisi pubica, la
sincondrosi fra prima costa e sterno, così come nei menischi
articolari.
Questa tipologia di cartilagine è costituita da fasci fibrosi di
connettivo tipo I immersa in una scarsa matrice
cartilaginea.
La fibrocartilagine che costituisce il disco intervertebrale viene
denominata anello fibroso, essa si continua con la
cartilagine ialina delle vertebre adiacenti nonché dei legamenti
spinali.
L’anello fibroso sta all’esterno del disco mentre al suo
interno si trova una massa gelatinosa ellissoidale, costituita da
tessuto cordoide detta nucleo polposo.
E’ un gel trasparente costituito dall’88% d’acqua ricco in acido
ialuronico e fortemente idrofilo la cui funzione è quella di legare
grandi quantità di acqua e limitarne l’uscita quando il disco è
posto sotto pressione.
Tale composizione chimica e strutturale del disco fa si che il
nucleo sia mantenuto sotto costante pressione e la rete di
collagene sotto costante tensione che consente ai dischi di non
venire compressi sottocarico.
Tale meccanismo si riduce se diminuisce la pressione intranucleare
per esposizione prolungata al carico, che causa fuoriuscita di
acqua dal nucleo, o per altri meccanismi quali la riduzione dei
proteoglicani o cedimento delle fibre dell’anulus.
Con l’età l’idrofilia del disco diminuisce e decresce la sua
attitudine ad essere un buon ammortizzatore. Solitamente questo
gioca un ruolo nella diminuzione di statura dei soggetti anziani,
anche se in maniera minore del cedimento dei corpi vertebrali e
dell’aumento delle curve.
Il sistema legamentoso
Il compito dei legamenti è quello di limitare la mobilità del
rachide sviluppando tensione passiva in grado di opporsi, insieme
all’azione muscolare, ai momenti esterni prodotti da forze come la
gravità o l’inerzia.
I legamenti come altri tessuti biologici quando sono sottoposti a
carichi di trazione manifestano un comportamento meccanico di tipo
visco-elastico.
Se lo stiramento è rapido, determinato ad esempio da un movimento
veloce,si comportano come molle sviluppando una tensione
direttamente proporzionale all’allungamento subito. Se lo
stiramento è lento si verificano fenomeni, legati alla viscosità,
di creep e stress relaxation in cui si viene a perdere la
proporzionalità fra allungamento e tensione sviluppata.
Le strutture articolari
Sono da considerare le articolazioni fra vertebra e vertebra,
l’articolazione lombosacrale particolarmente importante come
vedremo sia da un punto di vista biomeccanico che patologico e
spesso sede di problematiche trattabili con la fisioterapia